ZAMPOLLI: "BADIA E' CASA E FAMIGLIA. NON VEDO L'ORA DI INIZIARE"
Manca sempre meno alle prime amichevoli che il Borsari Rugby Badia andrà a disputare a partire da sabato 14 settembre quando accoglierà in casa altre 5 squadre in occasione della 17° edizione del Torneo Pedrini. La squadra sta quindi continuando ad allenarsi quattro volte alla settimana per arrivare pronta ai primi incontri. Elia Zampolli, centro, classe ’98, imprenditore che dirige l’azienda di famiglia Rhodigium Caffè, ha raccontato come sta andando questa prima parte della stagione, le difficoltà nel far conciliare il lavoro con il rugby e cosa rappresenta il Badia per lui.
Elia, ogni anno si riparte sempre da zero: qual è il punto fermo del Borsari Rugby Badia?
“Le fondamenta sulle quali si poggerà la squadra saranno costituite da ogni singolo elemento che forma il gruppo che non è cambiato molto ed è rimasto lo stesso. Un gruppo giovane e talentuoso che avrà sicuramente voglia di farsi conoscere nel Campionato di Serie A, Gruppo 2”.
Come sta andando il pre stagione?
“Sta andando faticosamente bene, ma si sa che funziona così. È normale fare fatica e siamo consapevoli che serva per raggiungere uno di quegli obiettivi che coach Matteo Maran ci ha dato, ossia “make the line” superare la linea, quindi dobbiamo dare il massimo per poi partire al meglio ad ottobre”.
Com’è conciliare rugby e lavoro?
“È molto complicato perché dopo aver lavorato 8/10 ore al giorno c’è anche la voglia di riposarsi. Ma c’è qualcosa in tutti noi che ci spinge ad alzarci per allenarci trovando quindi la voglia di dare il 100% in campo. Si riesce a farlo solo con grandissima volontà e passione”.
Quest’anno è cambiato allenatore e sono arrivati alcuni giocatori nuovi: che stagione si aspetta?
“Bella e stimolante. Nonostante la divisione in Gruppo 1 e 2, il nostro girone (n° 3) risulta comunque complesso e competitivo, come è sempre stato il girone veneto. L’ingresso di coach Matteo Maran non era inaspettato, sono davvero contento che ci alleni lui, anche perché è sempre stato un ottimo amico e so che sarà la persona più adatta e competente a condurre questo gruppo in una stagione proficua”.
Che cosa significa per lei Rugby Badia?"
“Per me è casa, famiglia, è dove sono nato e cresciuto come rugbista. Ho iniziato ad 8 anni e, dopo 16 anni, sono ancora qua. Significa veramente molto per me: nonostante tutte le difficoltà familiari, lavorative e personali che si possono avere, Badia è sempre un rifugio sicuro”.