NICOLA COLOMBO: 300 VOLTE IN BIANCAZZURRO
Domenica sarà una giornata importante per tutto il Borsari Rugby Badia. Prima del fischio d’inizio del match contro il Casale, valido per la quattordicesima giornata di Campionato di Serie A, Nicola Colombo, pilone sinistro del club biancazzurro dalla stagione 2004-2005, entrerà in campo da solo per il raggiungimento delle 300 presenze con la maglia del club polesano. Prima di lui, il solo ad aver oltrepassato questo numero è stato Michele Casello che è arrivato a 329.
Classe 1983, Nicola ha fatto tutto il percorso delle giovanili nella Rugby Rovigo fino all’Under 21, squadra con la quale ha vinto lo Scudetto nel 2003-2004, poi è passato al Badia, club che non ha mai lasciato e con il quale sta ancora giocando tuttora.
300 presenze è un numero importante, che non tutti i giocatori hanno la fortuna di raggiungere nel club dove sono cresciuti…
“E’ davvero un bel traguardo. In questi vent’anni ho visto tantissimi ragazzi e uomini passare per Badia ed indossare la maglia biancazzurra. Ho incontrato diverse generazioni di ragazzi, con alcuni sono ancora in contatto nonostante non siano più a Rovigo. Ho anche avuto la fortuna di giocare con atleti che sono poi stati convocati per la Rugby World Cup come Felipe Berchesi che ha giocato lo scorso settembre in Francia con l’Uruguay (oltre che nel 2015 e nel 2019) e Vitori Buatava convocato invece con la Nazionale figiana. Vorrei però sottolineare che tutti i compagni di squadra sono stati importanti ed ognuno di loro mi ha lasciato qualcosa che porterò dentro di me per sempre”.
Negli anni è diventato sempre più un punto di riferimento, soprattutto per l’ultima generazione di giocatori
“Con i giocatori arrivati la scorsa stagione abbiamo instaurato un bellissimo rapporto. Spesso mi cercano, mi chiedono consigli, si confidano con me e questo mi rende orgoglioso. L’obiettivo è sempre quello di trasmettergli tutto ciò che io stesso ho appreso, ma anche la passione che ho da oltre 20 anni per questo sport”.
Sicuramente non è facile gestire il lavoro ed il rugby in Serie A
“Se voglio stare al passo dei ragazzi appena arrivati devo impegnarmi tutti i giorni. Per questo mi alzo sempre presto alla mattina, vado in palestra e poi a lavorare. Finito il lavoro, martedì, mercoledì e venerdì, ho gli allenamenti, quindi vado al campo. Ho sempre dimostrato, e voglio continuare a farlo, che l’impegno e la determinazione, sono molto importanti”.
Nelle diverse stagioni, ha affrontato alti e bassi, che l’hanno portata a giocare qualche anno anche in Serie B
“La retrocessione è stata difficile da digerire, ma dopo ogni colpo ci insegnano a rialzarci sempre. Quindi la stagione dopo siamo sempre ripartiti, abbiamo lavorato sodo e infatti abbiamo poi dimostrato di meritare di giocare nel Campionato superiore”.
Quest’anno è partito bene, poi però è iniziato ad esserci qualche problema…
“Non nego che ci siano delle difficoltà, ma stiamo lavorando di allenamento in allenamento per uscirne uniti, più forti. La chiave per le prossime partite sarà di giocare, soprattutto i match in casa, come se fossero tutti delle finali”.
Come si vedrà in futuro?
“Il rugby farà sempre parte della mia vita. Sento che ho ancora molto da dare, quindi mi piacerebbe restare all’interno della società biancazzurra”.