FRATINI: "IL NOSTRO OBIETTIVO? CREDERCI FINO ALLA FINE"
Passione. Dedizione. Sacrificio. Esempio. Sono solo alcune caratteristiche di chi sceglie di far parte di una squadra di rugby formata da atleti non professionisti. Nicolò Fratini, impiegato nell’azienda Zhermack di Badia Polesine, è stato una pedina fondamentale soprattutto nelle ultime tre partite disputate, dove grazie alla sua precisione al piede, ha permesso alla Borsari Rugby Badia di concretizzare le azioni della squadra e quindi di vincere gli incontri. Il mediano d’apertura, classe 1990, ha iniziato il suo percorso sportivo nel Cus Ferrara, poi è passato a Rovigo in Under 18, per continuare a Parma dove ha esordito nell’Overmach. In seguito è arrivato a Badia, dove ha giocato tre stagioni, prima di approdare a Rovigo nel 2013-2014. Dalla stagione successiva è tornato a Badia dove gioca attualmente.
E’ arrivato a Badia 12 anni fa, quando ne aveva 20. Com’era stato inserirsi nel gruppo di allora?
“Sono arrivato a Badia con Piero Tellarini come allenatore. Il suo obiettivo era quello di farci sentire un gruppo, quindi per noi giovani è stato facile integrarci nella squadra sentendoci parte di essa”.
La squadra di quest’anno ha diversi giovani. Che differenze ha notato rispetto a quando alla loro età è arrivato a Badia?
“Sicuramente ci sono differenze. L’aspetto che più salta all’occhio è il fatto che siano un po’ più spavaldi di come lo eravamo noi. Sono comunque sempre rispettosi del gruppo. Come noi si sono integrati bene con tutta la squadra”.
Con il passare degli anni si è conquistato il posto da titolare ed ora è considerato un leader nel gruppo dei trequarti. Come ha conquistato questa continuità?
“Ho acquisito questa continuità grazie alla fiducia che mi hanno dato il presidente Massimiliano Dolcetto, il direttore sportivo Matteo Equisetto e gli allenatori Alessandro Lodi e Joe Van Niekerk. Nonostante la difficoltà che ho di conciliare lavoro e allenamenti, tutti sono stati sempre disponibili e pazienti nei miei confronti. Mi sono sempre allenato per guadagnarmi il posto da titolare ogni settimana”.
Che consiglio darebbe ai giovani che ambiscono ad essere titolare come lei tutte le domeniche?
“La presenza agli allenamenti è fondamentale. Ogni volta che non lavoro, vado sempre al campo, inoltre nel tempo libero sono spesso in palestra e mi esercito a calciare, quindi consiglio ai giovani di esser costanti e di non scoraggiarsi se non sempre va come desiderano. Un altro aspetto importante è quello di restare umili e continuare a lavorare ed impegnarsi”.
Come vede la squadra quest’anno? E il campionato?
“Vedo la squadra completa e molto unita nonostante le difficoltà. E’ da due anni che ci alleniamo insieme, quindi si è formato un bel gruppo, la qualità dei giocatori è alta. Inevitabilmente il campionato è cambiato. Stando fermi per quasi due anni, nelle prime partite si è vista subito un po’ di ruggine. Ho notato che si è abbassata la qualità del gioco, ma sono aumentati l’agonismo e la fisicità”.
Quale sarà la chiave per ripartire con il piede giusto?
“Sicuramente non sarà facile ripartire. Anche se le prime partite dovessero iniziare male, il nostro obiettivo resta quello di crederci fino alla fine e di non scoraggiarci mai, continuando a lottare come abbiamo fatto prima della pausa”.