CALLEGARI: "CONTRO PATAVIUM SERVIRA' QUALCOSA IN PIU' "
Archiviata la partita contro il Pesaro Rugby, la squadra allenata da Matteo Maran si sta preparando alla prossima sfida. Domenica 3 novembre infatti, alle 14.30, il Borsari Rugby Badia scenderà in campo tra le mura amiche dei Nuovi Impianti Sportivi contro il Patavium Rugby Union. La squadra si è già messa al lavoro per migliorare alcuni aspetti del gioco che contro la formazione marchigiana non hanno funzionato al 100% per farsi trovare pronta al prossimo match.
Dalla scorsa settimana è tornata disponibile la terza linea biancazzurra Luca Callegari, grande ball carrier che non si tira mai indietro. Classe 2002, Luca ha iniziato a giocare a rugby all'età di 12 anni a Frassinelle. Si è poi spostato alla Junior Badia dove è rimasto per qualche stagione prima di approdare a Rovigo in Under 18. Successivamente è tornato a Badia e, dal 2021 ha fatto parte della squadra biancazzurra tranne una stagione per motivi di lavoro.
Luca, oltre al rugby, sta anche lavorando...
"Attualmente lavoro ad Occhiobello come cuoco. Non è sempre semplice conciliare lavoro e sport, però faccio del mio meglio per essere sempre in campo perché tengo molto al rugby".
Che partita è stata quella di domenica scorsa?
"Sapevamo che contro il Pesaro avremmo dovuto giocare una partita difficile, purtroppo però non è bastata la nostra grinta messa in campo. Abbiamo infatti commesso qualche errore di troppo che però, stiamo correggendo in allenamento".
Domenica vi attende il match contro il Patavium Rugby Union...
"Purtroppo contro Pesaro non è bastata la nostra grinta per portare a casa la vittoria. Con Patavium servirà qualcosa in più, dovremmo dimostrare quelle che sono le nostre forze e capacità. Starà a noi scendere in campo per far vedere a tutti di cosa siamo capaci applicando tutto ciò che stiamo provando in allenamento. Non dobbiamo dimenticare che siamo in casa e ci sarà il nostro pubblico a sostenerci".
Che cosa rappresenta per lei il Rugby Badia?
“Per me il Rugby Badia è una vera e propria seconda famiglia. Rappresenta la realtà i cui sono cresciuto e dove sto continuando a crescere sia come giocatore che come persona. È molto importante”.