
ALBERTO FERRO: "CONTRO PATAVIUM SARA' UNA VERA BATTAGLIA"
Dopo la pausa dello scorso weekend il Borsari Rugby Badia è pronto a tornare in campo per la partita contro il Patavium programmata domenica 19 marzo alle 14:30 ai campi dei Nuovi Impianti Sportivi. A dirigere il match valido per la diciassettesima giornata di Campionato di Serie A, sarà Alex Frasson. L’obiettivo dei polesani è sicuramente quello di conquistare punti importanti per la classifica. Una squadra però non è composta solo da chi ogni domenica scende in campo o da chi va ad allenarsi alla sera, ma ha un valore fondamentale anche lo staff e tutti i membri che lo compongono, quindi anche il lavoro che viene svolto ‘dietro le quinte’. Uno di questi ruoli fondamentali è quello del videoanalyst. Alberto Ferro, 28 anni, ex terza linea del Badia, ha iniziato a giocare a 6 anni a Rovigo ed ha smesso 4 anni fa a causa di diversi infortuni. Appena finito di giocare ha subito iniziato ad allenare le giovanili ed oggi è anche il direttore tecnico della Junior Badia.
Quali sono i compiti del videoanalyst?
“Il videoanalyst deve registrare e rivedere le partite della propria squadra e di quelle avversarie, oltre che redigere le statistiche, utili agli allenatori per capire dove c’è il maggior numero di errori e quindi dove si deve lavorare per poter migliorare”.
Qual è la settimana tipo?
“Settimana tipo? C’è sempre tanto lavoro! Tra minirugby e prima squadra direi che le cose da fare non mancano. Fondamentale per la prima squadra è riuscire a far avere agli allenatori tutto ciò che chiedono o che ritengono utile il prima possibile”.
Domenica vi aspetta la partita in casa contro il Patavium. Quale sarà la chiave del match?
“Contro Patavium sarà una vera battaglia. E’ una squadra compatta che fa della forza in mischia la sua arma vincente. Sono in generale molto fisici, per questo domenica la chiave del match sarà la nostra prestazione nell'1 contro 1. Se riusciremo a vincere gli impatti e ad imporre il nostro gioco, sono sicuro che porteremo a casa la vittoria. Sono comunque fiducioso e spero che i ragazzi inizino a credere che meritano di restare in Serie A”.